Tempo fa ho trovato questa bella edizione a colori Mondadori del 1992 de "Gli orrori di Altroquando", di Sclavi e Micheluzzi, uscita originariamente nello Speciale n.2 del 1988, e che considero la più bella storia di Dylan Dog di sempre. Davvero! Inutile dilungarsi sull'immensa classe, la grandezza di Attilio Micheluzzi, un Autore gigantesco che più e meglio di ogni altro professionista è riuscito a fare di tutto, storie proprie, adattamenti, storie lunghe, brevi, storico, avventuroso, horror, black comedy ecc. ecc. rimanendo sempre unico e personalissimo. Qui nella sua sola interpretazione dell'Old boy, Micheluzzi cannibalizza da par suo l'universo sclaviano. Ma non è tutto, il fatto è che qui Tiziano Sclavi è in uno stato di forma talmente strepitoso, forse mai eguagliato né prima né dopo, da giocarsi, con la massima nonchalance, quelli che sono otto storie perfette e geniali collegate tra loro da un'invenzione spiazzante e altrettanto geniale (soggetti, storie, personaggi che in tempi di magra sarebbero risultati buoni, anzi, ottimi per altrettante storie lunghe) in un unica travolgente cavalcata di un centinaio di pagine. Se non l'avete mai letta fatelo, vi invidio. Buone feste a tutti!
venerdì 16 dicembre 2022
Altroquando
Tempo fa ho trovato questa bella edizione a colori Mondadori del 1992 de "Gli orrori di Altroquando", di Sclavi e Micheluzzi, uscita originariamente nello Speciale n.2 del 1988, e che considero la più bella storia di Dylan Dog di sempre. Davvero! Inutile dilungarsi sull'immensa classe, la grandezza di Attilio Micheluzzi, un Autore gigantesco che più e meglio di ogni altro professionista è riuscito a fare di tutto, storie proprie, adattamenti, storie lunghe, brevi, storico, avventuroso, horror, black comedy ecc. ecc. rimanendo sempre unico e personalissimo. Qui nella sua sola interpretazione dell'Old boy, Micheluzzi cannibalizza da par suo l'universo sclaviano. Ma non è tutto, il fatto è che qui Tiziano Sclavi è in uno stato di forma talmente strepitoso, forse mai eguagliato né prima né dopo, da giocarsi, con la massima nonchalance, quelli che sono otto storie perfette e geniali collegate tra loro da un'invenzione spiazzante e altrettanto geniale (soggetti, storie, personaggi che in tempi di magra sarebbero risultati buoni, anzi, ottimi per altrettante storie lunghe) in un unica travolgente cavalcata di un centinaio di pagine. Se non l'avete mai letta fatelo, vi invidio. Buone feste a tutti!