venerdì 8 giugno 2018

Stefano























La settimana scorsa, al Comic Salon di Erlangen, c'era con me un artista che ho sempre ammirato "da lontano" visto che, nonostante la vicinanza generazionale e geografica, studi accademici, amici ed editori comuni ecc. per anni non avevo mai incrociato manco di striscio. Ci eravamo finalmente conosciuti a Bologna, ad una cena Bilbolbul, pochi anni fa, ma fu una cosa veloce, tra molta gente.
Spiegarvi che artista incredibile sia Stefano Ricci, l'importanza del suo lavoro per il Fumetto nel nostro paese (e non solo), mi pare perfettamente inutile, se non lo conoscete studiatevelo.
Quel che voglio fissare qui è la felicità di aver potuto finalmente, in Germania, trascorrere per la prima volta un paio di giorni di birra ugonotta, tabacco ed asparagi, con Stefano. Avete presente quelle persone che diventano immediatamente familiari, vicine, con cui si può davvero parlare, non solo di fumetti ma della qualunque, che trasudano passione, umanità, forza e vulnerabilità, sanno ascoltare e poi tiran fuori storie incredibili? Stefano Ricci è questo e molto altro.
Gli mando un grato, fratelloso abbraccio da qui alla Pomerania.
Alla prossima, caro Stefano.

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